martedì 16 dicembre 2008

LAP Laboratorio Permanente di Arte Pubblica

Laboratorio permanente di Arte pubblica
Viaggio nella Surmodernità
presentato dal Comitato Promotore“Opera Prima” verso il museo d’arte contemporanea di Basilicata

Motivazioni del progetto

Il Comitato Promotore“Opera Prima” verso il Museo d’Arte Contemporanea di Basilicata con sede a Potenza ed, attraverso la rete Art Factory Basilicata, che opera nell’ambito artistico-culturale locale, nazionale e internazionale, si propone di offrire alla città di Potenza e alla Regione Basilicata eventi di grande respiro che possano diventare appuntamenti artistici permanenti sul territorio della Basilicata.
Il progetto è replicabile in altri siti urbani. Lo spazio dell’allestimento, infatti, sono le città, nel caso specifico la città di Potenza, come spazio espositivo inedito, aperto ad un pubblico non specifico, ma che sarà coinvolto per l’occasione in un intreccio di sicuro impatto tra produzione e fruizione dell’opera d’arte.
Il Laboratorio di Arte Pubblica utilizza lo spazio urbano per un percorso di approccio e di fruizione di opere d’arte contemporanea.
Il progetto si basa su un’idea di Elisa Laraia, artista multimediale che opera sul territorio nazionale, esso prevede l’uso dello spazio urbano come luogo espositivo per eccellenza, sul modello di numerose altre località internazionali.


Concept:

L’originalità del progetto permanente di public art ideato da Elisa Laraia (Orfeo Hotel contemporary art project), “Viaggio nella surmodernità”, consiste nella stretta interrelazione tra spazio urbano e spazio mentale del fruitore.
Al fruitore viene affidata la ricostruzione dell’opera i cui frammenti verranno installati su pannelli di grandi dimensioni (300x600), che mutuano l’impatto dei classici megamanifesti pubblicitari.
La collaborazione tra artista e fruitore, una sorta di condivisione identitaria, per altro fulcro di tutta la ricerca artistica di Elisa Laraia, trasforma la città in uno spazio di complicità creativa, in un luogo di riflessione sull’arte contemporanea attraverso un “Viaggio nella surmodernità”, intesa come superamento dell’egoismo moderno e postmoderno, che si è spesso tradotto in un’arte elitaria ed autoreferenziale, in nome di un’arte condivisa, nella quale la specificità dei ruoli, artista-fruitore, pur rimanendo correttamente distinta, genera un’empatia creativo-interpretativa e quindi un mutuo interrogarsi sulla funzione dell’arte, come tensione, con forti implicazioni etiche, verso la bellezza e la perfezione, in particolare in contesti urbani quasi mai caratterizzati da coesione sociale e da rigore formale.
Roberto Daolio curatore del progetto e Presidente del comitato scientifico, presenterà l’opera di Elisa Laraia tramite un approfondimento teorico sul progetto e selezionerà 2 artisti da una cerchia di nomi già noti a livello nazionale ed internazionale, che lavoreranno sul concetto di deframmentazione creando opere ad hoc.

Il progetto per l’anno 2009:

In occasione dell’opening nel Marzo 2009 si terrà un convegno che vedrà protagonisti Roberto Daolio curatore del progetto e Presidente del comitato scientifico , gli artisti per una discussione sull’arte pubblica. Gli artisti si susseguiranno sugli spazi espositivi per 4 mesi nell’arco dell’anno. Un punto di visibilità permanente per le attività del progetto sarà collocato nella stazione delle Scale Mobili 2.


Sviluppo del progetto:

Il progetto, previsto di durata triennale, prevede per gli anni 2010 e 2011 l’istituzione di un concorso per le arti visive negli specifici ambiti della fotografia, del video e dell’animazione 3D. Tra gli artisti che parteciperanno al concorso verranno selezionati da un comitato scientifico 20 nuovi talenti dell’arte italiana ed internazionale che avranno accesso ad un corso superiore di arti visive, tenuto da un visiting professor (artista di visibilità internazionale); dal corso deriverà una ulteriore selezione che vedrà tre artisti per ogni disciplina essere i protagonisti di Viaggio nella surmodernità, sono previste per la sezione fotografia le stesse modalità illustrate nel concept e per il primo anno 2009, per le opere legate alla sezione video ed alla sezione 3D saranno previste 6 videoproiezioni su monumenti e palazzi della città.

contatti
www.laboratoriodiartepubblica.it
info@laboratororiodiartepubblica.it
3389599361


martedì 25 novembre 2008

Finale del Premio Celeste 2008



I 70 artisti finalisti decidono i vincitori dei 29.000 euro di premi Venerdì 28 novembre 2008, Fabbrica Borroni, Bollate (MI)


OPERA FINALISTA Installazione "Biglietti Aerei" Silvio Giordano 2008

Venerdì 28 novembre, programma:
h 11.00 Apertura mostra
h 18.30 Cocktail
h 19.00 Performances
h 20.00 Annuncio dei vincitori e consegna dei premi

Mostra delle opere finaliste
Venerdì 28 novembre / 06 dicembre 2008
Fabrica Borroni, via Matteotti 19, 20021 Bollate (MI)

Orari di apertura:
tutti i giorni: h 15.00 - 19.00

lunedì, martedì, mercoledì: chiuso





Il catalogo del Premio Celeste 2008 a cura di Gianluca Marziani contiene testi critici di Chiara Canali, Gianluca Marziani, Paola Nicita, Ivan Quaroni, Luigi Vernieri ed una introduzione di Steven Music, fondatore del Premio Celeste.

Il catalogo del Premio Celeste 2008 è realizzato in collaborazione con Christian Maretti Editore.

Opera selezionata per il catalogo Premio celeste 2008 "Gerda" di Emanuela Bartolotti 2008


Premio TERNA 2008


"Nucleo Familiare" opera di Silvio Giordano selezionata per il Catalogo del Premio TERNA 2008
(50 Opere selezionate su 3.158 Opere in concorso/Sezione Gigawatt)

"Nucleo familiare" Silvio Giordano
Fotografia digitale su Lambda su forex, 80 x 80, 2008

Statements: Esiste un tavolo dove una grande famiglia si unisce compatta e tesse indisturbata il destino del mondo svuotando la democrazia di significato. Esiste un'energia che snoda cortei copiosi contro di essa.

Evento espositivo: Palazzo delle Esposizioni, Roma. dal 27 al 30 novembre 2008.

www.premioterna.it

giovedì 20 novembre 2008

Mostra del II Premio di Fotografia Italiana arte contemporanea


Foto: Emanuela Bartolotti©Imprinting 2004


La seconda edizione del Premio di Fotografia Italiana arte contemporanea, ha visto la partecipazione di quasi trecento autori che si sono proposti come interpreti di una dimensione estetica che vede la fotografia come espressione di un’arte contemporanea. La giuria ha svolto un lungo e attento lavoro per una selezione non facile che ha portato a individuare dieci autori che rappresentano diversi aspetti fra i tanti con cui oggi la fotografia si presenta.

La giuria era composta da Nicoletta Rusconi, fondatrice e direttore artistico di Fotografia Italiana arte contemporanea; Fabio Castelli, collezionista e consulente artistico di Fotografia Italiana arte contemporanea; Roberto Maggiori, giornalista, fondatore e direttore di Around Photography; Roberto Mutti, giornalista e critico fotografico; Claudio Palmigiano, collezionista; Pio Tarantini, fotografo e giornalista, redattore di Fotografia Italiana arte contemporanea.


I dieci finalisti: Emanuela Bartolotti, Elena Bozza, Michele Buda, Nicola Cioni, Claudio Gobbi, Roberto Marossi, Camilla Micheli, Simone Schiesari, Monica Tarocco, Roberto Toja.
I tre vincitori: Roberto Toja, Nicola Cioni e Roberto Marossi.



Inaugurazione: lunedì 15 dicembre 2008, dalle 18.30 alle 21.00.
Si potrà visitare fino al 14 gennaio 2009.

Orari di accesso al pubblico: da martedì a sabato, dalle 15.00 alle 19.00.
Chiuso domenica e lunedì.


FOTOGRAFIA ITALIANA arte contemporanea, Corso Venezia 22, 20121 Milano

press@fotografiaitaliana.com
www.fotografiaitaliana.com

Progetto Album. A futuro segreto


Foto: Emanuela Bartolotti©

Dopo le esperienze di Giardino Babele e dopo le numerosissime mostre personali ospitate in questi anni, il Kismet torna al linguaggio dell’arte, con un progetto specifico. Si chiama Album. A futuro segreto e si presenta come proposta collettiva, un invito agli artisti a cimentarsi col tema stesso della stagione 08/09, appunto “a futuro segreto”. Tra luglio e settembre giovani e meno giovani rappresentanti dell’arte pugliese e nazionale sono stati invitati a proporre una loro riflessione sul tema in questione e, fra immagine e parola, ciascuno ha scelto un testo da cui partire per la propria riflessione visiva.
All’appello hanno risposto in tredici: Paolo Guido, Tiziano Serra, Giovanni Matteo, Giuseppe Teofilo, Emanuela Bartolotti, Valentina Vetturi, Lea Caputo, Luigi Mastromauro, Paolo Pandullo, Carlo Michele Schirinzi, Margherita Ragno, Nico Viso Angiuli e Pia Livia Di Tardo.

Brani di Ian McEwan, Friedrich Nietzsche, Murakami Haruki, Antonio Gramsci e Fernando Pessoa sono alcuni di quelli scelti dagli artisti come punto di inizio della loro ricerca sul futuro. E ad arricchire ulteriormente il progetto si inserisce anche l’installazione U – Turn del collettivo Stalker, un atlante delle esperienze che fa ricorso ai Ching, il gioco del Tao cinese con il quale si può interrogare il futuro e la cui conclusione si avrà il 22 aprile.

Il progetto Album. A futuro segreto
, si chiuderà domenica 29 marzo, quando il Kismet ospiterà il vernissage finale e una “conversazione dotta” con il critico Pietro Marino.



Teatro Kismet OperA
www.teatrokismet.org

mercoledì 15 ottobre 2008

Al Festival della Creatività a Firenze


Alla sua quarta edizione Art for Art's Shake 09, Osservatorio sull'arte al femminile a cura di Comunicattive, Orfeo Hotel contemporary art project, Agenzia 04 presenta al Festival della Creatività a Firenza Breath opera di Alessandra Montanari

venerdì 4 luglio 2008

Il bosco che vorrei




Il bosco che vorrei

emozioni fra arte e natura

L’arte dagli anni ‘70 con la Land art e la Public art si sposta al di fuori del sistema dell’arte, fatto da musei e collezioni private, e si rivolge ad un audience più ampio, contaminando nel caso della Land art la natura, il paesaggio in senso stretto, con installazioni di dimensioni monumentali che integrando in sé stesse il paesaggio; l’artista orienta lo sguardo del fruitore in ottiche di visioni spaziali nuove, mostrando la natura nella sua integrità, ma osservandola in modo originale, sono così gli stessi elementi della natura, terra, alberi, acqua, ad essere protagonisti dell’opera d’arte e ad essere interlocutori del fruitore. La Public Art, dal canto suo, si occupa di spazi chiusi o aperti e del modo in cui questi vengono vissuti dall’audience, di volta in volta riflettendo sulla loro identità specifica, come non-luoghi fruiti da occasionali abitanti della contemporaneità.

E qui, tra il fascino della land art e l’aspetto più concettuale dell’arte pubblica, che si inserisce il progetto “Il bosco che vorrei”, ideato da Silvio Giordano ed Elisa Laraia, artisti parte del progetto Art Factory Basilicata, che da anni esplorano le tematiche dell’identità sempre con progetti site specific.

giovedì 19 giugno 2008

The sound of light


Zefiro song's
Installazione di Public Art di Elisa Laraia



Per il ciclo di eventi dedicati all'arte contemporanea dal titolo “The sound of light”, organizzati in collaborazione con “I Giovedì” della Manifattura delle arti, continuano gli appuntamenti con le installazioni di arte pubblica e ambientale che reinventano il senso del luogo attraverso l'interazione plurisensoriale tra luci, immagini e suoni. “The sound of light” è organizzata da Comunicattive in collaborazione con l'Università degli studi di Bologna e inserita nel cartellone de “I giovedì” del Consorzio Università-Città di Bologna.

In Zefiro song's: luoghi sonori all’interno dei quali ascoltare suoni e parole si muovono guidandoci in un percorso che culmina con una videoproiezione sui muri di cinta del giardino.

info@lamanifattura.com
http://www.lamanifattura.com/
www.myspace.com/lamanifattura
Parco 11 Settembre 2001Via Riva Reno – Via Azzo GardinoBolognaIngresso gratuito

UFFICIO STAMPA E DIREZIONE ARTISTICA
COMUNICATTIVE
Piazza VII Novembre 1944 n. 8
40122 Bologna
T. 0516493772
F. 0514070575
M. comunicattive@comunicattive.it