mercoledì 3 agosto 2011

Private Conversation V Il Bosco che vorrei 2011 work in progress












Private Conversation V, 2011
Created by Elisa Laraia

Concept development video installazione: Monica Nicastro, Domenico D’Andrea

Text: Genesi, capitolo I

Orfeo Hotel contemporary art project production
Elisa Laraia, Monica Nicastro, Domenico D’Andrea

giovedì 30 giugno 2011

Reportage 54° Biennale di Venezia 1/2/3 Giugno 2011

54° Biennale di Venezia Padiglione Italia “Lo stato dell’Arte” Accademie d’Italia



Private Conversation IV

Selezionata tra i migliori artisti usciti dalle Accademie di Belle Arti d’Italia negli ultimi dieci anni, Elisa Laraia, artista multimediale potentina, è ospite della 54° Biennale di Venezia. Dallo scorso 3 giugno al 27 Novembre alle Tese di San Cristoforo, Arsenale Nord. Elisa Laraia che lavora all’interno della Project room Orfeo Hotel contemporary art project con Monica Nicastro e Domenico D’Andrea, presenta alla Biennale la video installazione Private conversation IV, opera, progettata per la proiezione sulla facciata di un antico edificio del centro storico di Potenza, pensata, di fatto, per adattarsi, nella sua modularità, a situazioni narrative diverse e molteplici. “Private Conversation – scrive il critico Bruno Di Marino - in questa sua nuova versione adattata per uno spazio interno, non tradisce la sua valenza di discorso sull’identità sospeso tra privato e pubblico. I piccoli eventi di tutti i giorni, come fare l’amore, mangiare, ballare, cullare un bambino, si mescolano ad una texture acustica in cui si sovrappongono le risposte della gente comune (hanno risposto all'invito di Elisa Laraia di far entrare i loro pensieri nella sua opera: Gianluca Caporaso, Luigi Catalani, Lorenza Colicigno, Giovanna D’Amato, Palmarosa Fuccella, Silvio Giordano, Eva Immediato, Paride Leporace, Andrea Lisanti, Vittorio Micocci, Alessandra Montanari, Roberta Pecora, Domenico Sammartino, Francesco Scaringi, Enrico Sodano) ad un semplice quesito: «Che cosa ti affascina di più e cosa invece ti dà maggiormente fastidio della società contemporanea?». L’affastellarsi di frasi e voci che costruiscono il tappeto sonoro del video, rende ancora più complesso il gioco di stratificazioni visive che vede le silhouettes digitali dell’artista protagoniste di un teatro casalingo che si ampia fino a farsi collettivo e comunitario. Il teatro (i corpi imprigionati) filtra il cinema (le ombre “cinesi” sulla facciata). «La riflessione sul trascorrere del tempo come costruzione dell’identità nello spazio dell’esperienza», dichiara l’artista, «riconduce ad un tempo “proprio” che può riassumere linearità e continuità solo attraverso oggetti-ricordi. Questa riflessione abbraccia il passato ma anche il futuro, facendosi consapevolezza della perdita e paura della perdita, ecco allora l’idea di catturare i ricordi, di imprigionare gli oggetti e le identità, quelli che possono potenziare il potere della memoria, in uno spazio simbolico che li contenga e li conservi, sottraendoli al suo gioco ambiguo». Elisa Laraia con Private Conversation IV, 2011, conferma la sua scelta di sottrarre l'opera d'arte all'idea di una creazione solitaria e solipsistica, per trasferirne il potere interpretativo sul piano collettivo e pubblico.

Private Conversation IV, 2011
Created by Elisa Laraia


Concept development video: Monica Nicastro
Concept development video installazione: Bruno Di Marino, Monica Nicastro, Domenico D’Andrea

mercoledì 6 aprile 2011

ESTETICA DEL VIRTUALE. Arte Relazioni Città






Opere | Azioni
19 Aprile 2011 start 20:30 Piazza Mario Pagano

Private Conversation III - Elisa Laraia - Orfeo hotel contemporary art project

Opera pensata per la manifestazione Estetica Virtuale. Private Conversation III e’ un dialogo con la città nato dal confronto raccolto tra persone che nella città vivono la cultura e che restituisce emozioni, desideri, voglia di autonomia e cambiamento. La videoproiezione accompagnata da audio diffuso nell'ambiente urbano si inserisce nel contesto cittadino per creare quel momento relazionale che tutto il progetto ricerca. Private Conversation III e’ il vissuto di uno per il vissuto di tutti, nella piazza Mario Pagano, punto di maggiore aggregazione. L’opera illumina le architetture per descrivere gli interni dei palazzi ed i loro visuti. La prima tappa di una serie di installazioni nella citta’ dal centro sino ai quartieri più periferici, in modo da dimostrare sempre di più che la cultura e in particolare l'arte contemporanea, vive sulla pelle di tutti, pronta a descrivere vita vera, quotidiana, difficile ed entusiasmante.

Work conceived for the event “Estetica del Virtuale”, Private Conversation III is a dialogue with the city born from the comparison gathered between people who live the culture in the city that returns emotions, wishes, desire for autonomy and change. The video projection accompanied by audio widespread in the urban environment is part of the urban context to create the relational moment that the entire research projects. In the Mario Pagano square, point of greatest aggregation, Private Conversation III is the experience of one for the experience of all. The work illuminates the architecture to describe the interior of the buildings and their life. The first step in a series of installations in the city from the center to the peripheral districts, so as to demonstrate more and more that the culture and especially contemporary art, lives on the skin of all, ready to describe everyday real life, difficult and exciting.
L'artista plurale | Incontri

19 aprile 2011 start 10.00
Paolo Rosa, Studio Azzurro
incontra la rete territoriale delle "Stazioni Creative"

Orfeo Hotel contemporary art project space
contact
www.orfeohotel.com
00393389599361
Address:
C.da Bucaletto 14/ C.da Marrucaro, Potenza, aperto su appuntamento


http://basilicata1799.blogspot.com/2011/04/estetica-del-virtuale-arte-relazioni.html

lunedì 3 gennaio 2011

“RIVER GLASS BOX”, UN PROGETTO ARTISTICO DA GUSTARE



“RIVER GLASS BOX”, UN PROGETTO ARTISTICO DA GUSTARE
Bicchieri e brocche decorate da Elisa Laraia per Acquedotto Lucano

L’arte esce dalle mostre e dalle gallerie per raggiungere le singole persone in un momento di vita quotidiana, ovvero all’atto di bere un bicchier d’acqua: "River Glass Box" è l'opera creata ad hoc da Elisa Laraia per Acquedotto Lucano.
Il corso dei quattro fiumi simbolo della Basilicata - Agri, Basento, Bradano e Sinni - realizzati a mano, decorano i quattro calici da acqua, rendendoli unici e preziosi chiusi in una teca pronta a conservare il messaggio dell'Acquedotto: dare valore all'acqua lucana.

Questi oggetti d’arte, realizzati in serie limitata, trasformano l’atto di bere in un’esperienza sensoriale che pone al centro la purezza dell'acqua di Basilicata e che, oltre ad accompagnare idealmente occasioni di convivialità, assume anche una valenza sociale.

Il decoro dei quattro fiumi lucani è lo stesso che compare sulle brocche che Acquedotto Lucano ha prodotto per l’iniziativa “Buona questa!”: acqua di qualità direttamente dal rubinetto e servita anche al ristorante per valorizzare promuovere comportamenti consapevoli del bere acqua sana ed ecologica.
Così, di bicchiere in bicchiere, di brocca in brocca, relazioni e dialoghi nascono e crescono; l’arte verte sull’universo dei rapporti, sul contesto in cui essi si svolgono, e dalla loro fonte scorrono fluidamente, proprio come l’acqua.

Le opere di Elisa Laraia, artista impegnata in un percorso di ricerca che privilegia l'arte pubblica e l'arte relazionale, hanno come principale intento quello di valorizzare il territorio lucano e le sue risorse attraverso creazioni immaginate per legare la sua arte alla sua terra. In questa occasione la sua opera diventa sintesi tra l'estetica dell'arte e il fascino dell' acqua.